Leonardo da vinci
(2000-2006)
La decisione del Consiglio del 26 aprile 1999 istituisce la seconda fase del programma d’azione comunitaria in materia di formazione professionale “Leonardo da Vinci”.
Il programma intende:
- Promuovere le abilità e le competenze, in particolare dei giovani, nella formazione professionale iniziale a tutti i livelli, ricorrendo tra l’altro alla formazione professionale e all’apprendistato integrati dal lavoro al fine di promuovere l’occupabilità e di facilitare l’inserimento professionale ed il reinserimento.
- Migliorare la qualità della formazione professionale continua e l’accesso alla stessa nonché l’acquisizione di abilità e competenze lungo tutto l’arco della vita, al fine di ampliare e sviluppare l’adattabilità, in particolare per accompagnare le innovazioni tecnologiche e organizzative.
- Promuovere e rafforzare il contributo della formazione professionale al processo innovativo, al fine di migliorare la competitività e l’imprenditorialità, anche nella prospettiva di nuove possibilità di occupazione; particolare attenzione è riservata in questo contesto alla promozione della cooperazione tra gli istituti di istruzione e formazione professionale, incluse le università, le imprese, in particolare le PMI.
Il programma Leonardo da Vinci ha lo scopo di contribuire all’attuazione di una politica di formazione professionale della Comunità europea promuovendo un’Europa della conoscenza e sostenendo le politiche degli Stati membri in materia di apprendimento permanente.
Le misure che possono beneficiare del sostegno comunitario sono:
- Mobilità;
- Progetti pilota, comprese le Azioni tematiche;
- Competenze linguistiche;
- Reti transnazionali;
- Materiali di riferimento
- Azioni correlate
La percentuale del contributo comunitario varia a seconda delle iniziative ammissibili:
- Progetti pilota: il contributo finanziario della Comunità ai progetti pilota transnazionali può raggiungere il 75% delle spese ammissibili, con un massimale di 200 000 euro all’anno per progetto. Per le azioni tematiche il massimale può raggiungere 300 000 euro all’anno per progetto, ove giustificato dalla portata del progetto in questione.
- Competenze linguistiche: il contributo finanziario della Comunità può raggiungere il 75 % delle spese ammissibili, con un massimale di 200 000 euro all’anno per progetto.
- Reti transnazionali: il contributo finanziario della Comunità per le attività delle reti transnazionali può raggiungere il 50% delle spese ammissibili con un massimale di 150 000 euro all’anno per rete.
- Materiale di riferimento: il contributo finanziario della comunità varia dal 50 al 100% delle spese ammissibili con un massimale di 200 000 euro all’anno per progetto. Ove giustificato dalla portata del progetto proposto, il massimale può essere portato a 300 000 euro.
Per ulteriori informazioni:
Collegamenti correlati.